Continua il tour di Fondazione Louis Bonduelle #zerosprecoincucina, che fa tappa a Torino presso il Collegio Universitario Einaudi. Giunto alla sua seconda edizione, il progetto nasce con l’obiettivo di sensibilizzare i più giovani sulle buone pratiche antispreco da seguire in cucina e non solo, attraverso un aperitivo formativo all’insegna del benessere e della sostenibilità che vede protagonista il mondo vegetale.
Il tour #zerosprecoincucina della Fondazione Louis Bonduelle coinvolge gli studenti dei Collegi Universitari di Merito in uno showcooking formativo tenuto da uno chef, che prepara dal vivo un menu a base vegetale impiegando ingredienti di stagione e scarti alimentari. L’obiettivo è far conoscere ai più giovani le possibilità di riuso dei più comuni scarti alimentari, al fine di ridurre l’impatto sull’ambiente.
“Ognuno di noi ha uno specifico impatto sull’ambiente e ogni scelta quotidiana è determinante: con il tour di sensibilizzazione all’interno dei Collegi Universitari di Merito vogliamo far comprendere ai ragazzi l’importanza di assumere accorgimenti sostenibili e responsabili a tutela dell’ambiente. Solo adottando uno stile di vita sano e rispettoso del mondo che ci circonda, contribuiremo a un cambiamento oggi più che mai necessario per tutelare il nostro Pianeta. Le nuove generazioni hanno un grande potere ed è nostro compito fornire loro tutti gli strumenti necessari per preservare il loro futuro” – dichiara Maria Chiara Appignani – Fondazione Louis Bonduelle.
“Ringraziamo la Fondazione Louis Bonduelle, – dice il prof. Paolo Enrico Camurati, Presidente del Collegio Einaudi – per averci dato la possibilità di un momento di riflessione e di formazione su un tema molto attuale, quale la sana alimentazione e l’attenzione agli sprechi e al consumo responsabile. Abbiamo accolto con entusiasmo questa iniziativa, perché crediamo che ben si sposi con la filosofia del Collegio, che vuole che le proprie allieve ed allievi crescano non solo come validi e preparati professionisti, ma anche come cittadini maturi, esemplari e, appunto, responsabili.”