Ogni anno circa 200 nuove studentesse e studenti selezionati da tutto il mondo entrano a far parte del Collegio Einaudi, avviando un nuovo capitolo della loro vita e animando con la loro energia ed entusiasmo i corridoi, le stanze, gli spazi comuni di ogni sede.
In questo passaggio per loro così importante si fondono entusiasmo, voglia di crescere, di imparare, di conoscere e di conoscersi per affrontare insieme il futuro.
Storie tutte diverse, tutte bellissime, che cercheremo di raccontare in queste pagine.
Marielle Akele Zue: Un Viaggio dal Gabon a Torino – Storia di Integrazione e Crescita al Collegio Einaudi
28 anni a metà ottobre, un bellissimo sorriso, una timidezza di fondo e le idee ben chiare in testa.
Questa è Marielle Akele Zue, una delle nuove ospiti del Collegio Einaudi di Torino che da circa un mese condivide con i propri compagni di Collegio una nuova avventura fondata sull’ integrazione e lo scambio culturale. Una laurea breve in Scienze della Comunicazione conseguita a Palazzo Nuovo e un percorso nella scuola magistrale in comunicazione e cultura dei media appena cominciato.
Nata a Libreville, in Gabon nel cuore del continente africano, Marielle è arrivata al Collegio Einaudi grazie alla nuova importante collaborazione tra il Collegio Einaudi, il Collegio Carlo Alberto e la Pastorale Migranti. Obiettivo di questa sinergia tra enti diversi è quello di impegnarsi a costruire una comunità accademica sempre più aperta e inclusiva. Di accogliere studenti provenienti da contesti difficili come Marielle offrendo loro un’opportunità preziosa, promuovendo il dialogo interculturale e rafforzando i valori di collaborazione e solidarietà
L’approdo al Collegio Einaudi è solo l’ultima tappa di un percorso di vita ancora breve ma già ricco di esperienze.
“In Gabon, dopo la maturità, avevo iniziato a seguire un corso universitario in commercio internazionale e allo stesso tempo mi sono iscritta a una scuola italiana (Spazio Linguistico Michelangelo) per imparare la lingua e aprirmi a nuove possibili opportunità nel vostro paese” – Ha spiegato Marielle. “Questo interesse precoce per l’Italia arriva da mio papà: lui cantava sempre le canzoni di Andrea Bocelli e così mi sono avvicinata a questa lingua così musicale. E quando andavamo a mangiare fuori e c’era la pizza mi diceva sempre che quello era il cibo simbolo del vostro Paese. Quando ho avuto il desiderio di imparare un’altra lingua con l’obiettivo di andare a studiare all’estero mi è venuto naturale studiare l’italiano”.
Proprio la scuola italiana in Gabon le spalanca le porte dell’Europa, dell’Italia e di Torino “Dopo sei mesi di frequenza ho vinto una borsa di studio che mi ha permesso di cogliere questa incredibile occasione. Sono arrivata nell’agosto del 2019. Era la prima volta che prendevo l’aereo, è stata una grande emozione”.
La scelta di Torino è stata frutto del caso e di una bugia ben raccontata…. “Una mia amica gabonese che sarebbe partita con me mi ha convinta a scegliere Torino dicendomi che era la città con più gabonesi in Italia e che non saremmo state sole. Ho poi scoperto che non è cosi, ci sono più gabonesi a Roma o a Firenze ma ormai la scelta era stata fatta…”
Torino, comunque, l’ha subito conquistata “Prima di venire ho studiato un po’ la vostra città e ho scoperto che aveva un Politecnico molto importante, anche se poi non l’ho scelto – dice sorridendo – e che ha uno splendido Museo del Cinema e io sono innamorata del Cinema! Una volta qui ho scoperto una città magnifica, ricca di storia e piena di segreti. Una città tranquilla, non troppo grande e non troppo piccola. La cosa che mi ha colpito di più è che Torino è stata la prima capitale d’Italia, una storia che trovo molto affascinante”.
L’inizio non è stato dei più facili a causa del Covid: “Sono arrivata pochi mesi prima che chiudessero tutto per la pandemia e sicuramente è stato un periodo complesso. Ero alloggiata presso una delle residenze dell’EDISU e ho utilizzato questo tempo di chiusura forzata per imparare meglio l’italiano, chiarirmi su quello che volevo fare nella vita e curare nuovi hobby”.
L’hobby principale di Marielle è quello di creare borse all’uncinetto. “Ho preso questa passione da mia nonna che in Gabon lavorava all’uncinetto, anche se non ho imparato da lei. Durante il periodo del Covid qui a Torino ho studiato su internet, ho visto video tutorial e alla fine ce l’ho fatta! Ho aperto anche un profilo Instagram per mostrare le mie creazioni al pubblico – marielle_love241. Al momento non vendo le mie creazioni, servono solo per farmi conoscere. In futuro chissà…”
E se, almeno per il momento, la creazione di borse è solo un hobby, il presente formativo e il futuro lavorativo sono ben chiari nella testa di Marielle
“Ho scelto di studiare Scienze della Comunicazione in principal modo per combattere una mia forte timidezza – Racconta Marielle – Mi considero una persona molto creativa, che sa creare delle cose belle, come appunto le borsette, ma poi non so bene come raccontarle agli altri. Ho pensato che Scienze delle Comunicazioni mi avrebbe offerto gli strumenti utili per migliorarmi in questo aspetto ed esprimermi nel modo corretto.”
“Per la tesi di laurea – prosegue – mi piacerebbe approfondire il tema dell’Intelligenza Artificiale. Un argomento molto attuale che crea parecchia confusione sui social media e rischia di ingannare le persone”
Il percorso formativo intrapreso rappresenta un trampolino per la professione futura “Il mio obiettivo è quello diventare content creator per i social media. Sogno di diventare Direttrice di comunicazione in ambito pubblicitario e nelle pubbliche relazioni. E poi, chi lo sa, magari anche stilista…”
In questo percorso, un tassello fondamentale è rappresentato dal Collegio Einaudi “Mi ritengo molto fortunata ad essere qui al Collegio Einaudi. Mi trovo benissimo e mi sono integrata subito: la cosa che amo di più è stare insieme ad altri ragazzi provenienti da paesi diversi, condividere esperienze e conoscenze e imparare sempre qualcosa di nuovo. È un’opportunità incredibile, tra le altre cose mi permette di partecipare a corsi aggiuntivi oltre quelli universitari, ad esempio mi permette di approfondire molto meglio la lingua inglese”.
E se l’Italia e Torino l’hanno adottata, il pensiero di Marielle ritorna spesso al suo paese natale “Il Gabon è un paese magnifico, consiglio sempre a tutte le amiche di andarlo a visitare. Dopo un periodo turbolento ora la situazione politica è tranquilla. Le bellezze del mio Paese sono rappresentate dalla sua bandiera: verde come l’immensa foresta e i suoi animali, blu come il mare e i tantissimi fiumi che l’attraversano, giallo come il sole ma anche come le sue ricchezze naturali, dall’oro ai diamanti, dal manganese al petrolio”.
Un Paese che al momento è il passato di Marielle, ma è sempre presente nella sua testa e nel suo cuore. E, chissà, potrebbe essere il suo futuro. “Un giorno mi piacerebbe tornare per mettere a servizio del mio Paese tutte le cose che sto imparando in Italia. Adesso però è ancora presto…”